Tra i riflettori e l’asfalto

C’è un momento, nella storia delle corse, in cui il fascino del cinema incontra il rombo dei motori: quel momento ha il volto di Paul Newman. Attore hollywoodiano, sguardo azzurro e carisma magnetico, Newman scoprì la vera passione della sua vita non sotto i riflettori, ma dietro un volante. Tutto iniziò quasi per caso, durante le riprese di Winning nel 1969 — un film sulle corse automobilistiche. Lì, Newman imparò a guidare da pilota, e da allora nulla fu più lo stesso. La velocità divenne la sua fuga silenziosa dal clamore del successo, un luogo dove contavano solo il tempo, l’asfalto e il cuore. Negli anni ’70 e ’80, gareggiò davvero, arrivando persino a correre la 24 Ore di Le Mans del 1979, dove conquistò un incredibile secondo posto assoluto con una Porsche 935. Non era un hobby: era dedizione pura, umiltà e rispetto per la macchina. Anche quando l’età avanzava, Newman non smise mai di correre.

10/16/20251 min read